Intervista a Mattia Milazzi

16/12/2023

Social, ospiti vip e figurine Un successo oltre lo sport...

Una realtà sempre più importante nel panorama sportivo e sociale della regione. Il riferimento è alla Crese Cup, evento che, sia d’estate che d’inverno, riempie i campi di Trieste e non solo. Una partecipazione che cresce di anno in anno e che testimonia il successo e la popolarità crescente di questa manifestazione che si distingue non solo per la sua ampia offerta, con tredici discipline coinvolte, ma anche per la sua attenzione alla sostenibilità, all’inclusività e all’intrattenimento, come dimostrano i concerti, le esibizioni e la vasta partecipazione di spettatori. Deus ex machina di Crese è Mattia Milazzi, colui che l’ha creata, lanciata, promossa.

Mattia, cominciamo dai numeri. Sempre più importanti e significativi. E i numeri non mentono mai...
«Esatto. La Crese Cup è speciale per la sua ampia partecipazione. Nell’ultima edizione abbiamo avuto oltre 160 squadre e più di 2.000 atleti. La finale ha attirato 2.500 spettatori. Oltre alle competizioni sportive, offriamo una copertura mediatica estesa, con più di 20.000 foto scattate, 300 video, oltre 90 dirette streaming e 350.000 visualizzati sul nostro sito. La Crese Cup è diventata un evento sociale di grande richiamo, coinvolgendo la comunità in modo unico».

E poi ci sono gli ospiti. Grandi nomi del firmamento sportivo e giornalistico  
«Sì, su questo abbiamo sempre puntato tantissimo. Nell’ultima edizione estiva è venuto a trovarci Pierluigi Pardo ed è stato un immenso piacere. La sua telecronaca live e in streaming della finale ha aggiunto un livello di professionalità e entusiasmo al torneo. Ha portato la sua energia contagiosa sugli spalti e ha reso la finalissima ancora più avvincente per giocatori e spettatori. Stiamo già lavorando per la prossima edizione: abbiamo qualche nome nel cassetto ma lo sveleremo nei prossimi mesi...».

Altro punto a vostro vantaggio è il rispetto per l’ambiente. Come vi muovete in tal senso?
«La nostra attenzione verso la sostenibilità è massima: nella sagra utilizziamo solo bottiglie compostabili ma in generale cerchiamo di avere un’impronta sempre attenta a tutte le problematiche sociali».

Come ha avuto inizio la kermesse?
«Nell’estate del 2001 come un torneo estivo di calcio a 7. Nel corso degli anni si è trasformata in un evento multisportivo a 360°, abbracciando discipline come pallavolo, basket, rugby, flag football, crossfit, box e molte altre. L’idea era creare un punto di riferimento per gli sportivi di tutte le età, e devo dire che ci siamo riusciti».

Un altro aspetto da menzionare riguarda, come hai già anticipato, la copertura mediatica.  
Grazie. Nell’ultima edizione abbiamo fatto un passo ulteriore, trasmettendo in diretta streaming più di 90 partite. Ogni incontro è stato accompagnato da una telecronaca professionale, a una o due voci, rendendo l’esperienza ancora più coinvolgente per gli appassionati che seguono la Crese da casa. È stato un modo straordinario per portare l’azione direttamente nelle abitazioni degli spettatori e amplificarne l’emozione».

Parliamo di Crese Winter. Il torneo è cresciuto notevolmente dalla sua prima edizione nel 2020. Quali sono gli obiettivi per il futuro?
«La manifestazione invernale ha preso piede tre anni fa con 14 squadre, adesso siamo a 26, e sono felice di vedere una crescita costante. Per il futuro, il nostro sogno è ambizioso: puntiamo ad avere 36 compagini suddivise in 12 per serie, creando così una competizione ancora più avvincente e partecipata».

È vero che avete in programma di offrire il Crese Winter gratuitamente a tutti?
«Sì. Lavorando in collaborazione con i nostri sponsor, e cercandone di nuovi, stiamo mirando a rendere la partecipazione gratis per tutti i giocatori,allenatori,dirigenti... Vogliamo eliminare qualsiasi barriera economica, permettendo a chiunque di godersi la competizione senza dover mettere mano al portafogli. È un modo per rendere il Crese Winter ancora più accessibile e coinvolgente per la comunità».

E l’album di figurine?  
«È la grande novità dell’ultima edizione. È un progetto emozionante che coinvolge tutte le squadre. L’album presenta 315 figurine totali, ciascuna raffigurante giocatori, squadre e momenti iconici del torneo. Abbiamo lavorato a stretto contatto con i nostri sponsor e partner per rendere questa iniziativa davvero speciale».

Puoi condividere qualche anticipazione sulle novità per il 2024?
Stiamo lavorando duramente per rendere la 22ª edizione della Crese Cup ancora più spettacolare. Proietteremo le partite dell’Italia durante l’Europeo su un LED wall gigante da 6 metri per 4. Sarà un’esperienza nuova per tutti. E poi stiamo esplorando la possibilità di ampliare l’offerta con l’introduzione di Crese Winter Volley e Crese Winter Basket. L’idea di estendere i nostri tornei anche a queste discipline è entusiasmante e crediamo che potrebbe aggiungere ulteriore varietà e interesse alla Crese Cup. Amplierebbe notevolmente le opzioni per i partecipanti e gli appassionati. Sarebbe un’opportunità per nuovi atleti e squadre di unirsi alla nostra comunità. Naturalmente ci sono ancora alcune sfide da superare, come trovare palestre disponibili, ma stiamo già lavorando per affrontare questi ostacoli

Vuoi infine condividere qualche ringraziamento o messaggio speciale?
«Vorrei ringraziare il mio fantastico staff, le associazioni con cui collaboriamo, i nostri sponsor fedeli che rendono possibile tutto questo, e ovviamente tutti coloro che partecipano e sostengono
la Crese Cup. Un ringraziamento speciale va all’asd Domio che ci ospita nella loro struttura e ci supporta nell’organizzazione, all’asd Audace per l’organizzazione di eventi come il crossfit, il calistenich e la boxe, così come al Venjulia per le bellissime giornate dedicate al rugby, ai Refoli per il flag football e a Matteo Pratico e Tommaso Fornasari per la prima edizione di crese airball che
è stato un successone. Sono tutti elementi chiave che contribuiscono al successo della Crese Cup